Sedanini di piselli alla crema di ciliegini secchi e olive con fonduta al miele

Sedanini di piselli alla crema di ciliegini secchi e olive con fonduta al miele
Ingredienti (per 4 persone):
- 250 g di Sedanini di piselli Pasta Natura;
- 80 g di toma dolce della Val di Scalve;
- 50 g di pomodorini ciliegini secchi bio Agriblea;
- una dozzina di olive nere;
- 1 cucchiaino di brodo granulare vegetale;
- 1/2 bicchiere di vino bianco;
- 2 cucchiaini di miele millefiori;
- olio evo,
- sale e pepe q.b.;
- aneto.
Procedimento:
• In una padella tipo wok sciogliete il brodo granulare in mezzo litro di acqua. Portate a ebollizione. Aggiungete i sedanini e procedete nella cottura “risottata” della pasta per circa 4 minuti (aggiungete nel caso dell’acqua).
• Nel frattempo, in un mixer frullate i pomodorini secchi ciliegino biologici prodotti dall’az. agr. Agriblea, le olive denocciolate, un pizzico di sale e pepe, due cucchiai di extravergine. Allungate con due cucchiai di brodo di verdura. Frullate fino a ottenere una crema.
• Trasferite la crema in padella insieme alla pasta e finite la cottura, mescolando bene tutti gli ingredienti.
• Fate riposare un attimo la pasta e occupatevi della fonduta: in un padellino antiaderente sciogliete la toma a pezzetti con il vino, il miele e un pizzico di pepe. Fate sciogliere mescolando continuamente.
• Servite la pasta coprendo con la fonduta. Finite con l’aneto e qualche fiore fresco.
Metti una sera in giardino…
Fa fresco ma il suolo rilascia ancora tutto il caldo del giorno. I fiori lentamente si chiudono, sono stati belli a passeggio tutto il giorno, hanno riso chiacchierato scherzato. Si sono confusi con formiche e hanno fatto a gara con foglioline di aromatiche e briciole di vento. Eh sì, perché il vento si sbriciola. Lo fa in silenzio, ma lo fa. Si sbriciola quando il sole sventaglia raggi di buono, e lui timido come i fiori la sera si rannicchia su se stesso, e come una pagnotta fragrante lascia cadere qualche briciola…
Prendi una sera in giardino. I rumori si trasformano, mutano alla velocità del buio d’inverno che arriva maestoso e ingombrante. Anche i rumori lo sono, ma la primavera li rende più soffici, più lievi. Forse anche loro si sbriciolano un po’…
E poi c’è lei, la regina delle aromatiche coraggiose, regina Borragine che i soldati romani prendevano in decotto prima delle battaglie. Perché la borragine dà gioia e coraggio con quell’incredibile blu cyan delle sue piccole corolle. E anche lei forse, come i pomodorini siciliani o qualche oliva di qua e di là, si sbriciola. Forse anche lei, come la fonduta all’aneto e al miele o come il buio d’inverno, si fa maestosa e decisa. O forse no, perché lei, timida come i fiori al tramonto, tenace come i rumori la sera, calda e lieve come il suolo che rilascia i raggi del giorno, ci rende coraggiosi e fieri, ma lo fa con umiltà ed energia…